#vale40

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Sono nata qui, dove adesso vivo, terra da cui – per Amori diversi – non mi sono mai separata. Quando ho conosciuto per la prima volta il mondo, mio padre era in Russia per lavoro, in uno dei tanti posti a cui ha dedicato la vita intera, dove intorno a mezzogiorno qualcuno dall’altoparlante urlò: «Messaggio per il signor Perrone! È nata Valentina! Mamma e figlia stanno bene». Ci incontrammo un po’ di tempo dopo, non era mica come adesso, che le distanze reggono giusto il tempo di uno scatto, e tra noi fu molto di più di un colpo di fulmine. Ho conosciuto presto i contorni del sacrificio, il peso della lontananza, della nostalgia e del tempo che non torna indietro, ma in compenso ho ricevuto l’amore in razione doppia, tripla e anche di più, grazie innanzitutto a mia madre, che è stata, è e sempre sarà, la luce più bella e luminosa della mia vita. Ho studiato tanto, lavorato quasi subito, ho viaggiato poco, ho pianto, sorriso, sbagliato, amato, perdonato e chiesto scusa. Non ho mai odiato però, semmai ho preso le distanze. Sono scesa spesso a compromessi con la vita, ma con un solo obiettivo: ricavarne sorrisi, i miei e quelli di chi amo. Ho conosciuto il dolore peggiore, sono affondata per poi lentamente rinsavire, merito di chi mi ha presa per mano e insieme a me ha percorso la strada verso la superficie. Ho reso l’inchiostro una parte importante di me, gli ho affidato i compiti più ardui ma anche i più belli, gli ho detto “È il cuore che scrive, per qualunque cosa veditela con lui”, e fino ad ora è stato sempre un vissero felici e contenti. “Se dovessi esprimere un desiderio?“, “Qual è il tuo sogno?”, mi chiedono spesso quando racconto dei miei libri. Io sogno di invecchiare. In questo tempo strano, tiranno, che ti lascia senza fiato quando meno te l’aspetti, invecchiare è davvero un privilegio. C’è il sole oggi, che un po’ profuma di primavera. A volte mi capita di fermarmi, mi volto indietro e guardo la strada percorsa, poi tiro un bacio al cielo, prendo fiato e ricomincio a camminare. A passo svelto o lento, a seconda di come spira il vento. Anche oggi, anche adesso. A 40 anni. 

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