Lo farò sempre

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Noi che scriviamo le storie, abbiamo il privilegio di disegnare luoghi, personaggi, amori e destini, assai spesso attingendo dai nostri desideri. E ci viene sempre data, altresì, la possibilità di adagiare i percorsi pensati sulla vita vera, attraverso le traiettorie dell’immaginazione per far sì che ci leggerà possa ritrovarsi in essi, e nei luoghi, nei personaggi, negli amori, nei destini che tracceremo. Ho scritto tutte le mie storie camminando fianco a fianco con la realtà, ho dato vita a menti e cuori immaginari in cui credo che ognuno di noi possa riconoscersi, rivedersi, e perché no, anche proiettarsi. Gente che ama, odia, sbaglia, cade, si rialza, piange, esulta, vive. Ne “Il mare in base al vento” ci sono Silvia, Carlo, Samuele, Laura, Paola, e c’è anche Marco, il migliore amico di Silvia, per lei àncora di salvezza in tante fasi della sua vita. Anche Marco è coraggioso, ha paura, ama, soffre, fa la cosa giusta, altre volte sbaglia, ma io l’ho amato tantissimo soprattutto perché è rimasto se stesso, sempre. Marco è omosessuale. Ha litigato a lungo con i suoi genitori per questo, si è “scontrato“ assai spesso con il suo amato sud, così bello ma tante volte ancora da svecchiare. Marco non ha mai perso la forza di ascoltarsi, anche quando smettere di farlo pareva essere l’unica via possibile, cosa che invece mai è. Quando mi chiedono quale messaggio voglio lasciare attraverso i miei libri, io rispondo sempre che chi scrive ha una grande responsabilità, di cui si deve essere ben consapevoli. Non è mica una cosa da niente il nero su bianco. E dico pure che tutte le volte in cui attraverso il mio inchiostro avrò la possibilità di lanciare un messaggio di libertà, io lo farò. Volutamente. Consapevolmente. Sempre ♥️

17 maggio 2020 – Giornata mondiale contro l’omofobia

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