14 dicembre (2018)

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Ho vissuto la tua assenza sbattendoci contro ogni giorno, ma mai ne ho percepito il vero. Ho combattuto contro il silenzio, il posto vuoto a tavola, la porta chiusa alle cinque e mezza della sera, le domeniche in giardino, sotto l’ombrellone, le canzoni dei Dire Straits, gli assoli di Santana, le auto come la tua, i capelli grigi, gli occhi neri belli che manco la notte più limpida potrebbe capire. Ho contato i giorni, quelli passati, quelli che sarebbero stati, quelli che avrei voluto e che mai più verranno. Ho rincorso il mare ad ogni stagione, cercando di te, immaginando di noi. Il tempo che cura è una stronzata micidiale. Il vuoto resta, cresce, diventa voragine. E ad ogni compleanno strattona l’anima.
Auguri amore mio.

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